Pubblico oggi un mio articolo uscito tempo fà su mineralmakeup forum che può intessare chi di voi ha poca pratica sugli acquisti di cosmetici in America, ma non vuole rinunciare a provare qualcuno dei prodotti, per esempio di Hifi cosmetics, visti in questi giorni. Spero che vi aiuti a farvi un'idea più precisa di come funzionano le cose!!!!
PICCOLI MARCHI CRESCONO!
Il mineral americano è in continua evoluzione: i marchi nascono e muoiono in tempi anche molto brevi. Ecco i cambiamenti avvenuti da un anno a questa parte: hanno chiuso i seguenti marchi: Aromaleigh, Stardust, Taylor, The she space, Earth and glow, Dreamworld ; non spediscono più in Italia: Everyday minerals, Fyrinnae che si aggiungono ad un notevole numero di brand che non prendono in considerazione i clienti italiani; hanno aperto Darling girl, Brazen, Linneus , Blackrose, Shiro, Venoumous , evil shades , geek chic ed altri, hanno cambiato politica sui samples: Morgana e ultimamente HiFi e ancora più recentemente Darling girl, e sicuramente al momento mi sfuggono altri cambiamenti perché in meno di un anno ce ne sono stati veramente tanti! La cosa interessante è che i grandi marchi che sono quelli meglio organizzati non riescono a restare sul mercato mentre pare sia molto semplice per signore amanti del makeup mettere su delle piccole aziende a conduzione familiare che sono in pratica delle one woman band! I piccoli marchi non solo nascono ma crescono rapidamente nella considerazione delle potenziali clienti. Come fanno a crescere ma soprattutto ad emergere dal mare magnum di internet e del commercio on line? Grazie alle bloggers! Se si riesce ad avere su certi blog una buona recensione, il marchio finisce su parecchi altri blog perché ogni blogger è generalmente in collegamento con le altre e acquista una buona visibilità incrementando le vendite, ovviamente si può avere anche una recensione negativa e peggiorare la propria posizione ma qui non entro nel merito anche se la cosa intriga!
I marchi americani non ci amano, ci ritengono spesso dei seccatori perché facciamo una serie di richieste in realtà molto semplici ma che pare sconvolgano i venditori. Cosa chiediamo in pratica? La maggior parte degli acquirenti italiani chiede di non dichiarare cosmetici sul pacchetto per evitare che i prodotti vengano bloccati in dogana, i marchi che acconsentono in genere utilizzano la dicitura artistic pigments che salva la capra del cliente e i cavoli del venditore, tuttavia ogni pacchetto può venire fermato durante i controlli casuali, ma le probabilità sono veramente basse. I colori che utilizziamo sugli occhi sono e possono essere utilizzati anche per dipingere quindi non si tratta di una vera e propria bugia pertanto i venditori spesso si mostrano disponibili ad utilizzare questo sistema, tuttavia molti si rifiutano di non dichiarare esattamente cosa è contenuto nel pacchetto, è una questione di legalità sebbene sono convinta che non rischino niente. Personalmente acquisto soprattutto samples e richiedo la spedizione per lettera come corrispondenza ordinaria, cioè la busta con i colori vi arriva come se ve la spedisse privatamente una vostra amica, le lettere non passano per la dogana quindi i prodotti vi arrivano senza intoppi e in un tempo molto più breve, il costo di questo tipo di spedizione è inoltre molto basso, mai più di due dollari. Con questo sistema ovviamente si possono spedire soltanto samples in ziplock e c’è un limite di peso. Ho preso tantissime cose senza preoccuparmi della dogana e vi consiglio di richiedere questo tipo di spedizione se il venditore è disponibile.
Provate a rispondere a questa domanda: temete di più la dogana o le poste italiane? Personalmente io temo soprattutto le poste italiane, secondo me fanno molti più danni della dogana! Dalle mie parti il servizio postale è estremamente scadente e non pensate che io viva in un paesino sperduto! Swappando con le amiche mi sono resa conto che mentre le mie buste in genere arrivano in tre giorni, le buste spedite dalle amiche ci mettono cinque o sei giorni per raggiungere casa mia. Questo quando le poste della mia zona funzionavano meglio. Attualmente ci impiegano fino a 10 giorni, quando non si perdono. Fino ad ora se ne è persa una sola ma chissà in futuro ( si può sempre, peggiorare! ed infatti così è stato!!!!). Il fatto che ci mettano tanto è gravissimo perché noi utilizziamo la posta prioritaria quindi paghiamo in più affinchè la lettera ci impieghi due giorni! Ogni commento qui è veramente superfluo! I venditori americani smettono di spedire in Italia perché hanno molte richieste di rimborso dovute a mancato arrivo dei pacchetti. Passato un mese o un mese e mezzo (dipende dai marchi) si può contattare il venditore e chiedere che i prodotti vengano rispediti, se non ci sono tracce del proprio pacchetto dopo quel lasso di tempo ci sono due probabilità: o è fermo in dogana e non si è ancora ricevuto l’avviso o il pacchetto stesso con la tassa da pagare oppure le poste lo hanno perso! In entrambi i casi il venditore, se è corretto, rispedisce. Ci perde dei soldi? Credo proprio di no perché i venditori chiedono un rimborso alle loro poste. Susan di Darling girl mi dovette rispedire la busta con il mio primo ordine ma mi chiese di aspettare almeno un mese perché prima di un mese non poteva chiedere il rimborso alle poste. Quindi temo sia più una questione di fastidio e perdita di tempo per loro piuttosto che una perdita di denaro. Devo dire che io ho avuto spesso la sensazione che noi italiane fossimo ritenute clienti meno affidabili ma magari questa è solo una mia impressione.
Acquistare in America mineral makeup è un po’ come muoversi in un campo minato: può darsi che riesci a non mettere mai il piede su una mina ma le mine ci sono e se ci capiti sopra, sono dolori! Cosa sono le mine? Innanzitutto le venditrici scorrette (sono poche ma ci sono), i prodotti che non arrivano o arrivano danneggiati spingendo a chiedere la rispedizione o un rimborso, la mancanza di conoscenza dei marchi, il tempo di ricezione del proprio ordine che si può allungare a dismisura, la difficoltà di farsi capire al meglio in una lingua che non è la propria e così via. Non sapete quanto tempo e pazienza ci sono voluti per fare capire alle venditrici cosa intendevo per spedizione per lettera, a volte pareva un discorso tra un muto e un sordo. Devo dire però che alla fine ho raggiunto l’obiettivo con tutte, insomma colpito e affondato anche se qualche volta, come vedrete, sono loro che hanno affondato me! Come evitare le mine? L’unica cosa che si può fare è informarsi da chi ha già provato cioè chiedere sempre prima di lanciarsi in un acquisto, i forum come mineralmakeup forum esistono anche per questo: per dare assistenza e sicurezza a chi non conosce bene la situazione. Se siete nuove o non conoscete quel marchio, chiedete o nel topic apposito o a persone che hanno conoscenza di quel marchio, è meglio che muoversi alla cieca! Personalmente io sono un po’ kamikaze, sono molto curiosa e quando vedo qualcosa che mi colpisce, riesco a trattenermi per poco tempo!
IL CLIENTE HA SEMPRE RAGIONE.... MA SPESSO NON GLI SERVE A NIENTE!
In teoria il cliente ha un potere enorme nei confronti di un marchio perché basta semplicemente che eviti di acquistare e già ha fatto un danno al venditore. E’ chiaro che un solo cliente può fare poco ma tanti clienti possono ottenere dei risultati, in Italia in qualche caso la cosa ha funzionato. In teoria dovrebbe funzionare anche in America e probabilmente per i clienti americani funziona, purtroppo i marchi americani non sono particolarmente interessati ai clienti italiani e quindi se questi li abbandonano, la cosa li lascia completamente indifferenti, tanto che spesso sono i venditori stessi a chiudere o in prima battuta o dopo un certo intervallo di tempo agli ordini dall’Italia. Questo significa che se un venditore si comporta male, probabilmente non ci sono grosse possibilità di costringerlo a comportamenti più corretti. Esiste sempre la possibilità di aprire una controversia con Paypal tuttavia non sempre serve: vedi il caso eclatante di Archetype. Archetype è un marchio americano che ha tantissimi colori e vende samples a un quarto di dollaro. Si avete capito bene: 0,25 $ a sample con 1/8 di prodotto. Questo aveva spinto tantissime persone ad acquistare da questo marchio: la maggior parte di loro o ha ricevuto i prodotti dopo mesi e mesi oppure semplicemente non li ha ricevuti affatto. Ovviamente sono partite un gran numero di richieste a Paypal perché intervenisse nella faccenda. A tutt’oggi Archetype è ancora sul mercato e per quanto ne so io nessuna delle ragazze è stata rimborsata e parliamo di fatti accaduti più di un anno fa! D'altra parte, quando sono ricorsa a Paypal, ho sempre ottenuto un rimborso dal venditore. Ma vediamo quali sono le mine sulle quali sono inciampata.
Mina numero 1: iniziamo con un marchio che conoscete tutte: High Voltage. Un paio di mesi fa ordino da Jasmine il set sample della collezione brothers Grimm e qualche altro sample, dopo poco meno di un mese chiamo la venditrice per chiederle di rispedire perché la busta non mi è arrivata, la proprietaria mi dice che non ci sono problemi quindi in teoria è tutto a posto. Infatti ordino anche il sample set completo della norse mythology più qualche altro sample che avevo dimenticato nell’ordine precedente. Nella home page del sito c’è scritto a chiare lettere che le spese di spedizione per il sample set della norse mythology sono gratis, evidentemente un modo per lanciare l’ultima collezione del marchio. Non si capisce nel sito come si ottengono le spese gratis e non trovo nessun codice, mi aspetto allora che la proprietaria mi rimborsi le spese di spedizione che ammontano a circa 3 euro e glielo ricordo nelle informazioni che tutte scriviamo per i venditori americani. Non solo non ottengo nessun rimborso ma nella busta non trovo nemmeno i samples dell’ordine precedente (che per fortuna dopo un mese mi è arrivato) che quindi non mi è stato mai rispedito. Trovo la cosa piuttosto sgradevole e mi sento presa in giro! Da un mese a questa parte questo marchio, che aveva una posizione di tutto rispetto nel mercato americano, è letteralmente sparito tra innumerevoli polemiche, senza che se ne riuscissero a capire le ragioni!!!
Mina numero 2: parliamo ora di un marchio che qualche amica del forum già conosce: Spectrum cosmetics. La proprietaria ha un negozio su etsy e ha parecchi colori che a me sono sembrati piuttosto belli ( parlo solo di quello che ho visto nel sito perché non li ho ancora provati). Come al solito ho deciso di fare un’ordine di una ventina di samples, fidando nel fatto che ottenere la spedizione per lettera da queste signore che gestiscono un marchio da sole è abbastanza semplice, si rivelano in genere piuttosto disponibili verso le clienti. Infatti dopo una serie di mails e i consueti problemi per farsi capire, la signora mi ha spedito i miei samples per lettera ma non mi ha rimborsato come suo dovere la differenza tra le spese di spedizione richieste nel sito e quelle effettivamente sostenute da lei. Non credo di averglielo chiesto ma è ovvio che se c’è una differenza, il venditore non ha nessuno diritto di trattenerla. Tale differenza ammontava più o meno ad un euro, così ho lasciato sicuramente perdere non valendo la pena per così poco di mettermi a discutere con la venditrice, ma mi ha dato un po’ fastidio il fatto che questa signora non si sia posta assolutamente il problema! Tuttavia immagino che avrei dovuto mettere in chiaro la cosa nelle mie mails prima dell’acquisto, credo di non averci pensato perché la differenza era piccola, comunque il danno è decisamente piccolo. Ad ogni modo Erika di Spectrum è una persona gentile!!!
LA POLITICA DEI SAMPLES
Praticamente tutti i marchi americani vendono campioni affinchè i potenziali clienti possano provare i loro prodotti. Le dimensioni e i prezzi dei campioni variano da marchio a marchio, in genere sono disponibili sempre i samples in ziplock che ci interessano ai fini della spedizione per lettera, molti marchi hanno anche campioni in jaretta che sono più cari dato il costo del contenitore. Per i proprietari dei rispettivi brands la vendita dei samples ha in realtà un solo scopo che è quello di predisporre i clienti all’acquisto delle full sizes dei colori preferiti, alcuni marchi favoriscono l’acquisto dei samples offrendoli a prezzi molto convenienti, altri marchi preferiscono che i clienti comprino soprattutto le full e acquistare i samples da loro non è così vantaggioso. La politica dei samples dipende dal marchio e bisogna vedere caso per caso. Nel prossimo post chiarirò meglio la situazione marchio per marchio.
CONSIDERAZIONI FINALI
Ovviamente ci sarebbero ancora tantissime cose da dire e soprattutto molti punti da approfondire. Alla fine di questo discorso vorrei dare semplicemente e con molta modestia qualche consiglio basato sulla mia limitata esperienza soprattutto a chi è da poco arrivata nel forum e ovviamente non vede l’ora di lanciarsi negli acquisti oltreoceano, ma anche a chi pur stando qui da più tempo ha qualche dubbio su cosa fare.
1) Se un prodotto vi piace e il prezzo è buono, prendetelo, già domani le condizioni di vendita potrebbero cambiare e potrebbe non essere più disponibile il prodotto o essere cambiato il prezzo.
2) Guardate sempre se ci sono samples, qual è la quantità di prodotto rispetto al prezzo e controllate quanto vi costa la spedizione per vedere che convenienza c’è
3) Controllate gli ingredienti: la maggior parte dei marchi non è strictly mineral, cioè i prodotti contengono anche coloranti, magari non tutti ma ci sono in genere ombretti o fard che ne possono contenere
4) Se chiedete un tipo di spedizione diversa da quella standard alla venditrice, non fate l’ordine se non siete sicure di avere chiarito bene tutto, soprattutto assicuratevi che la differenza se c’è, vi venga rimborsata
5) Non prendete per oro colato quello che scrivono le bloggers o chi fa delle reviews, neanche quello che dico io nelle mie ( tenete presente che questo è un contesto pubblico e nel parlare bisogna mantenere una certa cautela), guardate invece bene le fotografie e ricordate che rimpicciolendo l’immagine non si vedono più tanti difetti quindi fidatevi soprattutto di quello che vedete in fotografie grandi e ravvicinate.
Per il momento è tutto, ma sicuramente scriverò, come accennavo prima , anche una specie di guida ai marchi che riporti in breve le informazioni relative per esempio se aiuta con la dogana, la sua politica con i samples e così via.
6 commenti:
Articolo davvero utilissimo! Grazie :)
Grazie a te!!!
Questo post è davvero utile ed interessante, ed alcune delle tue considerazioni/consigli possono benissimo applicarsi anche ad altri acquisti (smalti o altri cosmetici) oltreoceanici. :)
Grazie! Utilissima!
Si applicano sicuramente un pò a tutti gli acquisti di cosmetici dagli USA, avrei dovuto ricordare che parecchi prodotti in America hanno prezzi molto invitanti, anche senza tenere conto del cambio a nostro favore!!!
Utilissimo articolo!
Ci avevo pensato anch'io, perchè a volte mi chiedono come facico ad ordinare dall'america o comuqnue da fuori l'europa.
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